Ciao, per l' articolo di oggi sono in compagnia di TimbroScrapMania di Barbara
Andreuzzi, uno dei nostri sponsor amici. Grazie alla collaborazione con CMI è
nata questa card vivace e ricca di dettagli.
domenica 30 giugno 2019
giovedì 27 giugno 2019
Diamoci un Taglio!
Cosa pensate quando vedete un foglio tagliato storto? Quando vedere un personaggio a cui manca un orecchio o un braccio? Fate parte della famiglia di quelli che non possono vedere millimetri che vagano solitari o della famiglia di quelli che "tanto non se ne accorge nessuno"?
Io devo ammetterlo, sono una di quelle che quando ha iniziato ad usare la sua taglierina Fiskars e si è accorta che tagliava un interno millimetro storto la voleva lanciare dalla finestra (detto ciò non aspettatevi nelle mie card la mattatura a 1/16 perchè la mia religione me lo impedisce!).
Io devo ammetterlo, sono una di quelle che quando ha iniziato ad usare la sua taglierina Fiskars e si è accorta che tagliava un interno millimetro storto la voleva lanciare dalla finestra (detto ciò non aspettatevi nelle mie card la mattatura a 1/16 perchè la mia religione me lo impedisce!).
Avrete capito quindi che in quanto a taglierine ne ho passate delle belle e ne ho provate delle storte. Ad oggi posso finalmente dire che ho trovato la compagna perfetta per la mia carta, ma andiamo con ordine.
Quando si tratta di card, solitamente, le dimensioni che usiamo si aggirano intorno a un rettangolo doppio di 5 inch e mezzo (14 cm) per 4 inch e un quarto (11 cm circa). Qualcuno va un po' oltre e qualcuno fa mini card o tag, ma solitamente non abbiamo bisogno di grandissimi spazi di taglio. Tuttavia per creare la base della card dobbiamo raddoppiare una delle due dimensioni ed ecco qui che ci ritroviamo ad avere bisogno di tagliare 10/11 inch (28 cm circa).
Alcune di noi usano le forbici, altre i cutter, ma io per questi tipi di tagli dritti e lunghi consiglio fortissimamente le taglierine. Ma quale taglierina scegliere?
Partiamo differenziando due tipi di taglierine: quelle a ghigliottina e quelle con lama scorrevole. Le prime sono dedicate soprattutto alle rifiniture, in quanto, se ben fatte, possono tagliare anche meno di un millimetro, le seconde, a lama scorrevole, ci danno maggior sicurezza nel taglio su ampie superfici e soprattutto ci permettono di maneggiare il foglio più facilmente.
Tra le taglierine a ghigliottina in commercio la mia scelta ricade sicuramente sulla versione mini della taglierina di Tim Holtz. Partendo dal presupposto che la taglierina a ghigliottina a me serve solo per tagliare via quei piccoli millimetri che mi disturbano, trovo che la base di appoggio sia funzionale e che la lama sia ben affilata.
Per le taglierine a lama scorrevole invece, ho trovato la pace solo con la taglierina di Impronte d'autore. Dopo essere passata per la taglierina Fiskars, dopo la Martha Stewart, dopo la Crafter Companion ecco che ho visto la luce.
La taglierina di Impronte racchiude tutte le caratteristiche che cercavo: precisione, braccio allungabile, lame intercambiabili, cordonatore e prezzo adeguato.
Andiamo con ordine: la lama della taglierina scorre velocemente e nonostante io la strapazzi continuamente non si è spostato di mezzo millemetro; il braccio allungabile laterale arriva fino a 43,5 cm di larghezza per un'altezza fino a 31,5 cm; la misurazione è stampata in centimetri e in pollici; la lama di taglio e il cordonatore sono ottimi entrambi e i ricambi sono economici (forse il cordonatore un po' troppo largo per i miei gusti, ma è un dettaglio). Il costo di questa taglierina è davvero contenuto se pensiamo ai prezzi di altri brand ed è un oggetto indispensabile sulla nostra scrivania.
Adesso che abbiamo tagliato e sminuzzato le nostre basi per le card, dobbiamo però decorarle e qual'è il modo migliore se non facendo un po' di fussy cutting (tagliando cioè il bordo delle nostre immagini usando le nostre forbici preferite). Per farlo abbiamo assolutamente bisogno delle forbici adeguate e qua, a differenza della taglierina, non esistono le forbici che vanno bene per tutti, ma ognuno deve trovare la sua. Dipenderà da quando ci piace tagliare, dalle nostre immagini, per quale tipo di materiale le utilizzeremo e così via. Cercherò di darvi una panoramica anche di questo.
Partiamo dalle forbici più famose dell'olimpo del craft, sono ovviamente quelle di Tim Holtz. Queste forbici hanno la particolarità di essere anti Sticky: grazie alla lama dentellata e ad una speciale graffiatura, la parte appiccicosa dei nostri nastri adesivi non rimarrà sulle nostre lame permettendoci di tagliare in modo continuo e senza rovinare il lavoro. Tuttavia una delle due lame, essendo dentellata, lascerà una leggera zigrinatura sulla carta, che devo ammettere, non mi fa impazzire. Esistono tre dimensioni per queste forbici: le mini, adatte al fussy cutting, le medie e le grandi. Se posso consigliarvi mi indirizzerei sulle mini o al massimo le medie, dato che per il card making utilizziamo già le taglierine, forbici molto grandi sarebbero superflue. Il manico delle forbici ha una copertura morbida che ci permette di tagliare tante forme una dietro l'altra senza sentire quel fastidioso dolore alla mano.
Ulteriori tipi di forbici possono essere quelle a pinza, se avete dei trascorsi nel campo del decoupage probabilmente ne disponete già, danno la possibilità di effettuare tagli di maggior precisione sui dettagli più minuti di un progetto.
Insomma sulle forbici ci possiamo sbizzarrire a più non posso, voi avete un tipo di forbici preferito? Quali marche vi stanno accompagnando e quali sono le forbici di cui non potete più fare a meno?
Fateci sapere!
Partiamo dalle forbici più famose dell'olimpo del craft, sono ovviamente quelle di Tim Holtz. Queste forbici hanno la particolarità di essere anti Sticky: grazie alla lama dentellata e ad una speciale graffiatura, la parte appiccicosa dei nostri nastri adesivi non rimarrà sulle nostre lame permettendoci di tagliare in modo continuo e senza rovinare il lavoro. Tuttavia una delle due lame, essendo dentellata, lascerà una leggera zigrinatura sulla carta, che devo ammettere, non mi fa impazzire. Esistono tre dimensioni per queste forbici: le mini, adatte al fussy cutting, le medie e le grandi. Se posso consigliarvi mi indirizzerei sulle mini o al massimo le medie, dato che per il card making utilizziamo già le taglierine, forbici molto grandi sarebbero superflue. Il manico delle forbici ha una copertura morbida che ci permette di tagliare tante forme una dietro l'altra senza sentire quel fastidioso dolore alla mano.
Ulteriori tipi di forbici possono essere quelle a pinza, se avete dei trascorsi nel campo del decoupage probabilmente ne disponete già, danno la possibilità di effettuare tagli di maggior precisione sui dettagli più minuti di un progetto.
Insomma sulle forbici ci possiamo sbizzarrire a più non posso, voi avete un tipo di forbici preferito? Quali marche vi stanno accompagnando e quali sono le forbici di cui non potete più fare a meno?
Fateci sapere!
giovedì 20 giugno 2019
Cardmaking Magazine "La fotografia"
Salve Cardmakers, l'appuntamento di questo mese col nostro Cardmaking Magazine, riguarda un argomento che mi sta molto a cuore, ovvero....
La fotografia
L'immagine è comunicazione. Non si comunica solo con le parole, noi cardmakers infatti, utilizziamo colori e figure con le quali costruiamo il nostro messaggio.
Una bella foto della nostra card non serve ad acchiappare like, o almeno non è questo lo scopo di questo articolo, serve a far mettere in risalto tutti i dettagli del nostro lavoro, fatto si col cuore, ma anche con tecnica, studio e dedizione.
Quante volte vediamo un biglietto bello ma presentato in modo anonimo, con poca luce, oppure ritratto in un tavolo disordinato e con uno sfondo che "distrae", altre volte ci si chiede perché le proprie creazioni non vengono apprezzate....
Ci sono diversi aspetti da tener conto, e pur non essendo una professionista del settore, vorrei parlare di alcuni che, come cardmaker, ritengo molto importanti:
Lo sfondo
Per scegliere lo sfondo adatto, dobbiamo tener conto dei colori e soggetti della nostra card, anche se io suggerisco uno sfondo neutro, bianco o crema molto chiaro. Personalmente adoro la carta finto legno, perché penso si adatti a molte tipologie di cards.
Possiamo giocare con le carte fantasia ma devono essere il più neutrali possibile, come righe o pois, che mettano in risalto la card e non la soffochino.
Possiamo anche decidere di mettere la card in piedi, in quel caso dobbiamo tener conto delle pareti su cui appoggia, controllando che non ci sia nulla nello sfondo, creando una sorta di scenario e mettendo della carta neutra.
Possiamo anche decidere di mettere la card in piedi, in quel caso dobbiamo tener conto delle pareti su cui appoggia, controllando che non ci sia nulla nello sfondo, creando una sorta di scenario e mettendo della carta neutra.
Per creare atmosfera, possiamo comporre la nostra immagine, scegliendo per esempio una delle fustelle che abbiamo utilizzato, oppure un tampone, un pennello o altri oggetti che però devono rimanere in secondo piano rispetto alla card che deve essere la protagonista.
Il consiglio è quello di fare tante foto per vedere così l'effetto e gli eventuali difetti da correggere, scegliendo poi la foto che più ci aggrada.
La luce Naturale
Per avere una bella foto serve una buona luce, e su questo non ci piove. Molti particolari non si noterebbero se non ci fosse: le piccole sfumature, il layering, le goccine di Nuvo drops che tanto amiamo, insomma, tutti quei piccoli dettagli che fanno la differenza, senza una buona luce non si noterebbero.
Tutti noi abbiamo sentito almeno una volta, che la luce migliore è quella naturale, o almeno così ci consigliano tutti, perché in questo modo i colori saranno molto veritieri.
Per fare una bella foto all'esterno però, dobbiamo tener conto dell'angolazione che scegliamo, per via delle ombre, e sappiamo anche che l'intensità della luce all'esterno varia in base all'ora in cui facciamo la foto e alle condizioni atmosferiche. Se è nuvoloso l'effetto sarà ben diverso di una giornata piena di sole. Anche in questo caso il consiglio è di fare tante foto, in diverse angolazioni, controllando così le ombre. Se fotografiamo la stessa card di mattina, al tramonto o in una giornata nuvolosa avremo un effetto diverso ogni volta.
Per fare una bella foto all'esterno però, dobbiamo tener conto dell'angolazione che scegliamo, per via delle ombre, e sappiamo anche che l'intensità della luce all'esterno varia in base all'ora in cui facciamo la foto e alle condizioni atmosferiche. Se è nuvoloso l'effetto sarà ben diverso di una giornata piena di sole. Anche in questo caso il consiglio è di fare tante foto, in diverse angolazioni, controllando così le ombre. Se fotografiamo la stessa card di mattina, al tramonto o in una giornata nuvolosa avremo un effetto diverso ogni volta.
La luce artificiale
Possiamo fotografare le nostre creazioni utilizzando la luce artificiale, ma dobbiamo stare attenti al tipo di luce che puntiamo sulla nostra card. Secondo i fotografi esperti, la luce migliore è quella neutra cioè, non dovrebbe aggiungere sfumature di colore alla card, perché se è una luce gialla per esempio, la card prenderà quelle sfumature.
Le moderne fotocamere hanno il bilanciamento automatico del bianco, ma noi che usiamo il cellulare, cosa possiamo migliorare?
Per cominciare possiamo preparare un piccolo set fotografico preparando lo sfondo neutrale, una buona illuminazione preferendo una luce fredda per evitare appunto il giallo della luce calda.
Ma come scegliere le luci? In commercio ci sono svariati modelli, basta scegliere il sistema più adatto al nostro angolo creativo, ma la cosa importante o controllare l'incarto : nelle lampadine la temperatura viene espressa in Gradi Kelvin e lo possiamo trovare nella confezione indicato con un numero, seguito dalla "K". Per intenderci, una temperatura intorno ai 2000° K emana una luce gialla, una temperatura dai 3500 ai 4000°K emana una luce neutra, mentre una temperatura sui 5000°K ha una luce più bianca.
E la light box? Il pratica è un cubo con le pareti color bianco rivestite in materiale opalescente che permette di fotografare la card con una luce morbida e uniforme, evitando le ombre e avendo in questo modo un'illuminazione omogenea. Ce ne sono diverse in commercio, ed è possibile costruirla in casa, ma di questo parleremo nei prossimi appuntamenti.
Correzione della foto
Ok, ora che abbiamo trovato il giusto sfondo , fotografato la card con una luce adeguata, possiamo ottenere risultati migliori utilizzando degli strumenti. Ne abbiamo per cellulari e per pc, e sono delle applicazioni che ci aiutano a migliorare le nostre immagini togliendo le ombre, facendo risaltare dei particolari, o dando alla card la luce più adatta.
Ci sono come dicevo, delle app intuitive, semplici da utilizzare e anche gratuite. Una volta scelta e scaricata L'app (consiglio di leggere le recensioni) in pochi passaggi potremo ottenere un miglioramento della foto, aggiungere testi, la nostra firma oppure un watermark.
Ma cosa possiamo concretamente migliorare? la luminosità, il contrasto, la saturazione, la nitidezza, le luci e le ombre.
Possiamo inoltre ritagliare la foto per trovare la posizione migliore, togliendo i margini in eccesso in modo di centrare e valorizzare la nostra immagine
ma attenzione alle modifiche che devono migliorare, non cambiare totalmente le tonalità, perciò all'inizio fate tante prove, ma sempre restando fedeli alla card che abbiamo creato.
Possiamo inoltre ritagliare la foto per trovare la posizione migliore, togliendo i margini in eccesso in modo di centrare e valorizzare la nostra immagine
ma attenzione alle modifiche che devono migliorare, non cambiare totalmente le tonalità, perciò all'inizio fate tante prove, ma sempre restando fedeli alla card che abbiamo creato.
Bene, questi erano solo alcuni aspetti, perché credetemi, se vogliamo approfondire c'è ancora tanto da dire e non sono la persona adatta, ma questi pochi consigli possono aiutarci.
Si, perché noi Cardmakers, siamo dei comunicatori. Le nostre cards parlano, raccontano uno stato d'animo, un desiderio, un augurio e vogliamo utilizzare, come quando parliamo e vogliamo dire qualcosa d'importante, il linguaggio migliore.
Si, perché noi Cardmakers, siamo dei comunicatori. Le nostre cards parlano, raccontano uno stato d'animo, un desiderio, un augurio e vogliamo utilizzare, come quando parliamo e vogliamo dire qualcosa d'importante, il linguaggio migliore.
Trattiamo bene le nostre cards, loro sono parte di noi, sono abbracci di carta pronti a volare!!!!
Spero tanto che l'articolo vi sia utile, e se avete degli argomenti da proporre dite pure! Alla Prossima!
Claudia
Spero tanto che l'articolo vi sia utile, e se avete degli argomenti da proporre dite pure! Alla Prossima!
Claudia
martedì 11 giugno 2019
ILLUSTRACARD _Flying in the summer
In questo articolo di giugno analizzeremo la dinamicità.
Giugno ci parla di bella stagione e il soggetto che ho scelto per il mio lavoro, è un maialino che insegue una farfalla .
Vediamo insieme i vari passaggi.
In questa foto, puoi osservare come ho ideato la mia scena, disegnando il momento in cui il maialino si sporge verso la farfalla.
La dinamicità rappresenta il movimento, in pratica è l'energia del nostro lavoro. Di solito nei libri illustrati, chi disegna può scegliere quale "attimo " raccontare, in modo da accompagnare ritmicamente il testo. Nelle card illustrate invece, abbiamo un solo colpo per comunicare cosa sta accadendo. L'immagine è una e dobbiamo raccontare tutto quello che succede, lì. Nel caso del maialino lo sporgersi del corpo sul sasso e lo schiacciamento dell'erba circostante, danno il senso dell'azione che si sta compiendo, mostrando esattamente cosa accade nel mondo del nostro piccolo amico.
Per la colorazione, ho utilizzato i distress oxide acquerellati ed in alcune parti a tampone.
Per rendere la mia scena ancora più sognante, con l'aiuto di uno stencil, ho realizzato delle bolle, colorate a tampone utilizzando i colori del tema principale.
E tu, sei pronta per Flying in The Summer? Dimmelo nei commenti.
A presto !
Katia
Lista materiali e credits:
Reference Pic.: pinterest bacheca Piglets
Medium: Distress Oxide worn lipstick, tattered rose, wild Honey, twisted citron
Paper: canson 220g -Bazzil giallo texture dot
Stencil: Polka Dots Background HoneyBee
giovedì 6 giugno 2019
COLOR PALETTE CHALLENGE - Mare
Bentornati e benvenuti al secondo appuntamento con la COLOR PALETTE CHALLENGE di Cardmaking Italia.
Sono felicissima che la palette del mese scorso abbia riscosso tanto successo e le vostre cards create con i suoi colori sono tutte meravigliose, così anche per questo mese lasciatevi ispirare dalla nuova bellissima palette e divertitevi a creare la vostra card, che posterete nell'album dedicato nel nostro gruppo Facebook, usando tutti o solo alcuni (almeno tre) dei colori presenti: TURCHESE, ACQUAMARINA, GIALLO, CARNICINO e SALMONE. Vi ricordo inoltre che il BIANCO, NERO e CRAFT sono considerati colori neutri e possono essere usati insieme agli altri colori.
Adoro il mare, lo amo profondamente...amo il suo profumo, i colori, il rumore delle onde che si frangono sugli scogli e questo mese per creare la mia card mi sono ispirata alle splendide creature che lo popolano e ai suoi infiniti riflessi e bollicine.
Ho iniziato stampando su carta acquerello il cavalluccio marino e gli anemoni di mare, presi dal set di un digistamp Timbramisù, che ho colorato con gli acquerelli Altenew, aggiungendo poi tocchi di luce con un rilievo glitter iridescente. Dopo averli ritagliati, li ho incollati al fondale marino creato sempre con gli acquerelli, aggiunto il sentiment che fa parte dello stesso set dei Timbramisù e arricchito con schizzi di colore, gocce di Glossy Accents, paillettes e bollicine glitter.
Io mi sono divertita tantissimo e sono certa che anche voi vi lascerete affascinare da questi magnifici colori!
Arrivederci al prossimo mese e buona creazione!
Ilaria
Foto palette da unsplash
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